martedì 12 maggio 2009

Diario di una famiglia dopo il terremoto

A chi capita di leggere quotidianamente "La Repubblica" , in cronaca, c'e' una rubrica curata dalla giornalista Jenner Meletti, dove viene descritta la vita quotidiana di una famiglia che vive in una tendopoli, in seguito al devastante terremoto dell'Aquila del 6 aprile scorso.
Ho preferito prendere e riportare in questa sede un brano dedicato ai bambini, per far capire quanto talvolta e' difficile recuperare le situazioni precedenti nelle persone coinvolte, in questa drammatica avventura della loro vita, dove una gran parte di loro ha perso i propri cari, i propri beni e addirittura la casa.
Ma nonostante tutte le difficolta' la vita riprende proprio da queste forze fresche, che saranno tra qualche anno il futuro di quelle terre.


La filastrocca del terremoto e il bernoccolo del gatto.

L'AQUILA - Non ci sono soltanto girotondi e canzoncine, alle feste dei bambini sfollati per terremoto. "I piccoli - dice Cristina, che lavora come animatrice volontaria - hanno subìto un grave trauma. Ora vivono nelle tende o negli hotel della costa e hanno perso tanti punti di riferimento: la casa, la scuola, gli amici... Non sempre riescono a parlare di ciò che è successo. La festa serve a incontrare altri bimbi e anche a parlare di quel trauma che si portano dentro". Ecco allora la "Filastrocca del terremoto", preparata da un gruppo di psicologi e consegnata alle maestre di asili e scuole elementari e alle animatrici delle feste. Si legge la filastrocca, poi si chiedono i commenti ai bambini, con le parole o con un disegno. Ma prima di tutto, c'è un prologo che cerca di spiegare perché, ogni tanto, la terra si mette a tremare. "Proprio mentre stavamo dormendo, ecco il terremoto". "Ma i terremoti sono proprio così, capitano quanto meno te lo aspetti". "Ma cosa è successo alla nostra terra?". "Ah, scusate, ancora non mi sono presentato: sono Trombetta". "E io sono Prof. Pof e ho deciso che bisogna informarsi meglio su questi terremoti". "Beh, il mio uovo sodo rotto ci può aiutare a spiegare come fa la terra a muoversi". "Grazie Trombetta. Fate finta che anche la Terra sia un uovo sodo... La crosta che forma i continenti e il fondo marino è rotta in vari pezzi. Questi enormi pezzi si chiamano placche. Al centro c'è un nucleo duro e molto, molto caldo". "E la parte bianca dell'uovo che cos'è?". "Si chiama mantello, ed è uno strato di roccia incandescente. Sopra questo mantello poggiano le placche con i continenti e i mari. Il calore provoca dei movimenti dentro il mantello, così anche le placche si muovono". "Quindi è come se la nostra Terra ballasse un po'?". "Proprio così... E un forte terremoto, accidenti a lui, provoca dei danni che spesso provocano altri danni". "Come faccio io, Prof Pof". "Esatto, Trombetta. E io sono molto calmo con te, e non perdo la testa... Certo, mi fa un po' paura ma resto calmo". "Quindi mi vuoi dire che avere paura del terremoto è normale e che bisogna rimanere calmi". "Proprio così, Trombetta. E ora puoi raccontare la nostra filastrocca su cosa bisogna fare se arriva il terremoto?". "Certo, Prof. Pof. Con vero piacere". A questo punto - racconta Cristina - l'attenzione dei bambini è catturata. Non resta che presentare il protagonista della filastrocca, un gatto davvero speciale. "Cari bambini e bambine, conoscete Gatto Spillo? E' un gatto molto speciale: va a scuola, gli piace studiare e colorare e sa anche leggere. Perciò, quando succede qualcosa di strano, come una scossa di terremoto che fa muovere e cadere ogni cosa, capisce subito cosa deve fare. Basta poco per sapere come comportarsi se arriva il terremoto". IN CASA BOLLE BOLLE IL MINESTRONE IN TV C'E' UN BEL CARTONE. TUTTO E' CALMO, STAMATTINA IN SALOTTO ED IN CUCINA MARCO ADESSO STA PER BERE UN FRULLATO NEL BICCHIERE MENTRE ANNA, LI' VICINO STA LEGGENDO UN GIORNALINO. SUL DIVANO GATTO SPILLO DORME, RUSSA E STA TRANQUILLO. MA AD UN TRATTO C'E' LA SCOSSA , FORTE FORTE GROSSA GROSSA. IN CUCINA ED IN SALOTTO GIA' SUCCEDE UN QUARANTOTTO BALLA LA TELEVISIONE, SUL FORNELLO IL MINESTRONE IL BICCHIERE DI FRULLATO SUL PIGIAMA SI E ' VERSATO E UN LIBRO, MAMMA MIA, CADE DALLA LIBRERIA MA OGNI BIMBO BRAVO E SAGGIO NON SI PERDE DI CORAGGIO E SA FARE, CALMO E LESTO OGNI COSA BENE E PRESTO. SOTTO AL TAVOLO IN CUCINA SI RIFUGIA LA BAMBINA. D'IMPROVVISO A SPILLO GATTO CADE IN TESTA UN BEL RITRATTO. FILA MARCO (MOSSA ACCORTA) SOTTO L'ARCO DELLA PORTA. PER NON FARE CONFUSIONE SPILLO LEGGE UN RIASSUNTONE Ed ecco il riassuntone delle raccomandazioni. "SE SEI IN CASA". "ALLONTANATI DA MENSOLE, ARMADI, LAMPADE: POSSONO CADERTI ADDOSSO. STA LONTANO DAI FORNELLI: UNA PENTOLA SI PUO' ROVESCIARE NON SALIRE, NON SCENDERE DALLE SCALE: POSSONO CROLLARE. NON USARE MAI L'ASCENSORE: PUO' BLOCCARSI. RIPARATI SOTTO IL TAVOLO. RIPARATI NEL VANO DALLA PORTA". LEGGE E IMPARA GATTO SPILLO E SI SENTE PIU' TRANQUILLO. ED OGNI BIMBO BRAVO E SAGGIO NON SI PERDE DI CORAGGIO E SA FARE, CALMO E LESTO, CON L'AIUTO DEL SUO INGEGNO... UN BELLISSIMO DISEGNO!". Per fortuna, grazie all'aiuto di tanti volontari, carta e pennarelli non mancano. "Il disegno - dice Cristina- serve a comprendere le reazioni dei bimbi. C'è chi disegna il Gatto Spillo su un prato, tutto felice. Questo significa che ancora nega l'evento del terremoto. C'è chi disegna il Gatto senza bocca, a fianco di un quadro rotto e così manda a dire che anche lui è senza bocca, non vuol parlare di quella notte. Tanti però disegnano Gatto Spillo con un bernoccolo in testa, dentro una casina che è proprio uguale alla tenda dove i bimbi vivono oggi. E' un buon inizio. Il bimbo accetta la realtà, vede un futuro. Ma oltre questi tentativi di ascolto e terapia non riusciamo ad andare. I consultori sono distrutti dal terremoto, è impossibile avviare terapie individuali. Almeno abbiamo un luogo dove i piccoli possono parlare di ciò che si portano dentro".
Jenner Meletti - 11 maggio 2009

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